Lo sport entra in Costituzione. Ed è un passaggio storico, atteso da molti anni. Come è noto, infatti, la parola “sport” assieme a tutto ciò che vi sta dietro, non è mai stata inserita nella Carta Costituzionale, dal 1948 in avanti.
Oggi vi si pone rimedio, con il ddl costituzionale approvato in prima deliberazione lo scorso 22 marzo dal Senato con 213 voti favorevoli, 5 contrari e 13 astensioni. Esso punta a inserire un nuovo comma all’articolo 33, in cui si afferma che «la Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme».
«In Aula al Senato è stato incassato il primo sì per l’introduzione dello sport tra i valori tutelati della Costituzione», il commento della sottosegretaria allo sport Valentina Vezzali. «Un risultato importantissimo raggiunto in soli 100 giorni». Ora il ddl è atteso alla Camera, dove è probabile che possa trovare la sua approvazione definitiva.
Un gesto solo apparentemente simbolico, che si inserisce in un ampio processo di riforma del settore e che riconosce, una volta per tutte, il valore sociale, educativo e inclusivo dello sport.
Lo sport è finalmente un diritto!